Su come firmare le proprie foto esistono infinite discussioni.
Canon contro Nikon. Full frame contro APS-C o contro Micro 4/3. Sony e il mercato delle mirrorless.

Sappiamo tutti che il mondo della fotografia genera molti dibattiti senza fine che circondano il Web (a proposito del mercato della fotografia oggi, avevamo scritto un altro articolo).

Una di  queste discussioni è appunto su come firmare le proprie foto e se usare o meno la filigrana – o “watermark”- in fotografia.

L’origine della filigrana

In che modo i fotografi firmano la loro arte?
I pittori di solito dipingono la loro firma, le iniziali o gli pseudonimi sulle loro tele come tocco finale ai loro dipinti.
I fotografi, invece, non hanno mai avuto modo di firmare le loro foto e allora alcuni provano a farlo attraverso l’inserimento in post-produzione di simboli o firme sopra la fotografia.

Prima del mondo digitale, le pubblicazioni e le organizzazioni usavano i timbri di stampa sul retro delle immagini per identificare le fonti e gli autori delle immagini. 
Alcuni lasciavano persino dei sigilli per lasciare segni in rilievo sulla stampa.

Un’altro tentativo di “assegnazione di paternità” di uno scatto fotografico, veniva fatto quando il fotografo inviava al cliente stampe contrassegnate con “PROOF“: queste filigrane o contrassegni di prova erano abbastanza piccoli da permettere di vedere ancora l’immagine.

Originariamente utilizzata per garantire l’autenticità delle banconote ed evitarne la contraffazione, la filigrana in fotografia (o watermark) è un’immagine, un logo o un testo sovrapposti posizionati sopra uno scatto, di solito come metodo per identificare il creatore dell’immagine.

Punti di forza della filigrana

Quando è arrivata la fotografia digitale è aumentata anche la possibilità di “rubare” facilmente fotografie dai siti Web, nonché con altri mezzi.

“Wow, questa è una bellissima foto!”: fare clic con il tasto destro, salvarla sul desktop e magari usarla per finalità commerciali.

Infatti, ci sono occasioni in cui terzi, in malafede, hanno usato l’arte altrui per promuoversi sui propri siti Web o, se reperite con risoluzioni alte, anche come immagini stampate su brochure o merchandising.
Il pensiero era che la filigrana in fotografia lo avrebbe impedito ma ciò, spesso, non è stato abbastanza.

Un altro motivo per cui gli autori decidono di firmare la propria foto con il watermark o filigrana è per far si che lo spettatore sappia riconoscerli facilmente, specialmente se lo scatto diventa virale sul web.

Oggi, con il numero di immagini create nel mondo, potremmo supporre che sempre meno fotografi creeranno uno stile così unico tale da permettere ai non addetti ai lavori di identificarne facilmente l’autore.

Più comune, oggi, sono commenti del tipo: “bella fotografia, sembra il lavoro di un fotografo che ho visto ad una mostra di recente”.

Punti di debolezza della filigrana

Per coloro che cercano di prevenire il furto di immagini, il watermark potrebbe essere un buon deterrente per le persone oneste.

Però, ci sono così tanti modi per modificare un’immagine scaricata dal Web che, per un professionista disonesto, diventa facile rimuovere la tua firma sull’immagine o, addirittura, ritagliare una parte che non contiene alcun simbolo dell’autore.

In definitiva, firmare le proprie foto offre un efficacia limitata per la prevenzione dei furti e degli usi illeciti. A questo punto sembrerebbe che il modo migliore per evitare che qualcuno rubi uno scatto autorale, sia quello di evitarne la pubblicazione sul web: cosa professionalmente insensata.

Inoltre, per quanto doloroso sia, ci sono stati di recente molti casi di furto di immagini in cui i “ladri d’immagine” sono stati accusati, ma non hanno subito alcuna condanna o sanzione. 
Se l’uso non autorizzato della fotografia finisce per generare guadagno finanziario o fama per qualcun altro, l’autore può rivendicare i propri diritti dimostrando inequivocabilmente la paternità del suo progetto fotografico.

È possibile proteggere le proprie immagini per evitare il plagio?

Per scoraggiare potenziali furti delle tue foto di solito si ricorre al watermark o al simbolo del copyright.
Ma sia il watermark o filigrana che il simbolo del copyright non servono a nulla se non si è in grado di dimostrare di essere stati i “primi” autori di quello scatto.

Per far sì che la legge venga applicata in tutto e per tutto a garanzia dei diritti dell’autore, è necessario generare una prova che dimostri la paternità degli scatti.

Un metodo efficace ed internazionale per attribuire una data certa e la paternità dei progetti fotografici è Tutelio photo.

La registrazione del copyright di un’immagine con Tutelio ha molti vantaggi; Tutelio non può impedire che il furto si verifichi ma questo significa che, se dovesse succedere, ci si può trovare in una posizione migliore – legalmente parlando – ed è la garanzia migliore per ricevere un risarcimento o trovare un’accordo di licenza con chi ha utilizzato in modo illecito i tuoi scatti.

Le 3 caratteristiche di una filigrana efficace

Sicuramente ci sono pro e contro sull’uso della filigrana nelle immagini.
Però, se hai scelto di filigranare le foto, ecco 3 caratteristiche da considerare per un watermark efficace:

1) Invasività limitata

Vuoi che il watermark sia leggibile, ma non travolgente. 
Come fare?
Abbiamo visto watermark sulle immagini (anche su Instagram) così piccoli da non poter essere letti, oppure così grandi da non poter guardare l’immagine sottostante. Quindi, scegli una dimensione discreta.

No, questa non è la torre di TRVphoto.com., è semplicemente una filigrana orribile. Nessuno ruberà questa immagine e a nessuno piacerà guardarla.

Fai anche attenzione anche a quando aggiungi una filigrana, specialmente se fatta male, perchè stai aggiungendo un punto focale all’immagine.
L’immagine potrebbe essere anche piacevole, ma il watermark anche se piccolo, potrebbe attirare l’attenzione dello spettatore a qualcosa a cui tu non avevi lontanamente pensato.

Cielo, nuvole, montagna e filigrana. Uno di questi elementi non appartiene alla foto.

2) Unicità

Digitare il proprio nome nel carattere predefinito di Photoshop potrebbe non essere vantaggioso per il proprio lavoro o marchio. 
Alcuni fotografi creano loghi e altri semplicemente riproducono le proprie firme.

Le opzioni sono infinite, ma, mentre si sta per contrassegnare una bellissima fotografia che ha richiesto molti sforzi, bisogna sempre impegnarsi nel design del proprio watermark perchè questo significa pensare al proprio simbolo distintivo come autore.

3) Valore legale: ID univoco di Tutelio

Con Tutelio, in modo semplice e veloce, si può ottenere la paternità del proprio lavoro grazie alla tecnologia blockchain, ovvero un registro globale, pubblico e permanente che permette il rilascio di certificati univoci i quali riportano tutti gli estremi della registrazione dell’opera, quali titolo, nome dell’autore, data e un codice id univoco.

Si può depositare in blockchain anche le idee in fase pre-brevettuale o di bozza mantenendo la segretezza e la novità necessarie per l’ottenimento di titoli di proprietà industriale.