Le eccellenze nel campo del UI e UX design lo hanno nominato e poi insignito di una menzione d’onore. La friendliness mobile del suo sito ha ottenuto cento su cento.

Awwwards è la competizione professionale che promuove il meglio dello UI e UX design in tutto il mondo e Daniele Bucci, molisano di Termoli, ce l’ha fatta.

Il suo sito, quindi, ha superato la prima fase della competizione e tra meno di un mese, negli Stati Uniti, si terrà la premiazione conclusiva della competizione, ovvero il “Site of the Year”, davanti a colossi del digital, come Google, Microsoft e Netflix.

Noi di Tutelio incrociamo le dita per Daniele!

Ma andiamo con ordine.

Chi è Daniele Bucci?

All’inizio dell’intervista Daniele Bucci ci ha raccontato il suo amore per la sua terra e per il mare. Ridendo ci ha detto che “Il mare piace a chiunque. A chi non piace il mare, è come a chi non piace la cioccolata. Se è così allora c’è qualcosa che non va”.

Ci ha anche confidato che uno dei principali mantra dei suoi lavori, ovvero “less is more“, l’ha preso dell’architetto tedesco Ludwig Mies Van Der Rohe.

La frase sul suo sito “Between two forms, choose the most basic. Between two explanations, choose the clearest one. Between two words, the shorter” deriva proprio dall’architetto in questione.

Daniele, nel video che segue, racconta anche dell’importanza del mobile e cosa significa realmente “design” per lui.

L’importanza della professionalità e del far pagare le proprie idee

Durante l’intervista, Daniele ha sottolineato il fatto che l’importante è far rispettare la propria progettualità e la propria professionalità e per questo motivo è membro ADI (Associazione Designo Industriale) e AIAP (Associazione Italiana Design Della Comunicazione Visiva), due associazioni che ci tengono a far passare il messaggio che tutti i progettisti devono sempre farsi pagare per il proprio lavoro.

Il rischio di vedere rubata la propria idea in occasione della partecipazione a gare

Bucci ci ha spiegato che uno dei momenti di maggior rischio di furto di un’idea avviene in occasione della partecipazione a bandi di gara per freelance ed agenzie.

Infatti, in questo caso specifico, l’azienda invita uno o più creativi a proporre le loro idee attraveso uno specifico brief.

Il professionista, però, non ha alcuna certezza di ricevere effettivamente l’incarico e rischia di vedere utilizzata comunque la propria idea da parte del cliente o da altri, senza percepire alcun compenso.

Il diritto d’autore, che ha lo scopo di tutelare i frutti dell’attività intellettuale, viene incontro a questo problema e tale legge permette all’autore di difendere la propria proposta, che sia un progetto UI o UX design.

Per far valere i propri diritti, è necessario però, sia generare elementi probatori che dimostrino l’effettiva paternità del lavoro, che avere in rubrica professionisti affidabili in grado di assistere il creativo al meglio.

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