#iorestoacasa ma non senza cultura

Dopo che tanti personaggi famosi hanno lanciato sui social appelli ai loro follower per invitarli a rimanere a casa, anche il Ministero dei Beni Culturali ha rilanciato la campagna #iorestoacasa.

Molti musei hanno aderito all’iniziativa e in questi giorni la Galleria degli Uffizi di Firenze ha promosso la campagna social attraverso l’hashtag #UffiziDecameron.

Ogni giorno sui profili Instagram e Twitter degli Uffizi verranno pubblicate foto, video e storie dedicate ai capolavori custoditi nella Galleria. “Evitiamo ogni contagio – ha affermato il direttore degli Uffizi – tranne quello della bellezza!”.

Altri musei hanno risposto attivamente alla proposta del più celebre museo fiorentino con tanti contenuti e iniziative online.

La pagina Facebook del Museo Egizio di Torino pubblica brevi video nei quali vengono commentati alcuni oggetti della collezione.

A Bologna, Palazzo Bentivoglio sul proprio account Instagram tiene un diario virtuale della mostra che si sarebbe dovuta concludere il 19 aprile e fino a quella data verrà pubblicata ogni giorno un’opera dell’artista Sissi.

Anche la Collezione Peggy Guggenheim di Venezia ha scelto di utilizzare tutti suoi i canali social in cui ci si può imbattere in una serie di presentazioni virtuali di tutti i suoi capolavori, dalla vita della leggendaria Peggy e alle mostre in corso.

Tra le “chicche” della campagna fiorentina, ci sono gli “art quiz” che alcuni musei italiani hanno lanciato attraverso i social per mettere alla prova la cultura dei loro follower, come nel caso della Pinacoteca di Brera che sfida i suoi seguaci a indovinare gli autori di alcune opere della Pinacoteca.

Facciamo un salto indietro nel tempo…

#UffizziDecameron prende il nome dal capolavoro di Giovanni Boccaccio, il “Decameron”, ambientato – com’è noto – durante l’epidemia di peste che nel 1348 sconvolse l’Europa.

Il Decameron si apre infatti con un cupo e tragico panorama della città di Firenze e l’autore descrive i primi segni della pestilenza: “E lasciamo stare che l’uno cittadino l’altro schifasse e quasi niuno vicino avesse dell’altro cura e i parenti insieme rade volte o non mai si visitassero e di lontano […].”

Di fronte a questo scenario desolante, sette ragazze e tre giovani uomini decidono di allontanarsi dalla città, ormai allo stremo, e ritirarsi nella campagna fiorentina.

Donne mie care – dice al resto della brigata Pampinea, una di queste ragazze – voi potete, così come io, molte volte avere udito che a niuna persona fa ingiuria chi onestamente usa la sua ragione”.

Da quel momento, parte il Decameron vero e proprio, con il suo progetto di ripristinare una nuova società basata sull’equilibrio e la razionalità in attesa della rinascita del mondo reale.

con il Decameron di Boccacio!

A Boccaccio si ispira la pagina Facebook “Il Decameronuna storia ci salverà”, gestita da un gruppo di scrittrici (Teresa Ciabatti, Chiara Valerio, Helena Janeczek, Valeria Parrella e Alessandra Sarchi). Il loro obiettivo è di organizzare un festival digitale e hanno trovato come sostegno  editori come Mondadori, Longanesi, Laterza e Einaudi.

Un’altra iniziativa simile è “Racconti in tempo di peste”, il progetto di teatro on line curato da Sergio Maifredi, Corrado d’Elia e Lucia Lombardo per Teatro Pubblico Ligure e Compagnia Corrado d’Elia.

Un altro “Decameron” in corso dal 5 marzo fino alla fine del mese, è organizzato dalla Triennale di Milano: il canale scelto è sempre Instagram e i partecipanti vanno dal duo artistico Goldschmied e Chiari all’attrice Lella Costa, dal critico Giovanni Agosti alla conduttrice Victoria Cabello.

Solo cose belle di venerdì 13

L’Italia chiamò, è lo streaming della durata di diciotto ore che si svolgerà sul canale YouTube del Ministero dei Beni Culturali venerdì 13 marzo dalle 6.00 alle 24.00.

Iniziativa propositiva che appoggia in piano la campagna #iorestoacasa, sarà una maratona che vedrà tanti volti noti del giornalismo, tra cui Ernesto Assante (la Repubblica), Helga Cossu (SkyTg24), Linus (Dj Chiama Italia), Pierluigi Diaco (Rai1), Anna Pettinelli (RDS), Andrea Pezzi (RTL) Luca Sofri (ilPost.it) e molti altri.

Il Ministero metterà anche in condivisione diversi contenuti culturali di rilievo come la visita agli scavi di Pompei, un racconto del dietro le quinte della mostra di Raffaello alle Scuderie del Quirinale di Roma, una passeggiata nelle Gallerie degli Uffizi e un viaggio alla scoperta dei segreti del Museo Egizio.

Tutti i cittadini possono partecipare attivamente alla piattaforma scrivendo alla mail partecipa@litaliachiamo2020.it inviando audio, video e immagini che saranno condivisi durante lo streaming. Durante la trasmissione verrà promossa anche una raccolta fondi destinata a sostenere il sistema sanitario nazionale e tutto il personale medico.

L’Italia chiamò non solo su Youtube.
Dalle 21 alle 24 segui gli hashtag #NotteBiancaTw e #Litaliachiamo: organizzato da Invasioni Digitali – un sito di Web e Social Media Marketing rivolto a cultura e turismo – l’evento si svolgerà su tutti i social (Twitter, Instagram, Facebook, TikTok).

“Vale tutto per farci compagnia, per trovare nuove forme di socialità con i tanti strumenti digitali che abbiamo a disposizione: musica, quadri, spettacoli di teatro, film, letture, fotografie e tutto quello di cui avete voglia di parlare e raccontare” – comunicano gli organizzatori di Invasioni Digitali – “trasformiamo una bella serata in compagnia in un nuovo modo di sperimentare una socializzazione digitale, e magari farla diventare l’inizio di incredibili progetti futuri”.

L’arte non si ferma e nemmeno noi.

#iorestoacasa