C’era una volta un diritto… anzi, non c’era nessun diritto!
Nell’antichità non esistevano i diritti d’autore.
Infatti, l’autore, guadagnava solo grazie ai committenti dell’opera da parte della città che lo ospitava, oppure dai governanti o dai nobili.
Nell’antica Grecia e nell’antica Roma all’autore non era riconosciuto nessun diritto patrimoniale sull’opera.
Un primo tentativo di tutela incominciò a svilupparsi con l’invenzione della stampa, nel 1455, sotto la forma di privilegio (di stampa), concesso dapprima agli editori e agli stampatori.
Oggi, in Italia, nel settore culturale, lavorano più di 8 milioni di persone e sono scrittori, architetti, musicisti, giornalisti, attori, ballerini, bibliotecari, lavoratori artigianali o grafici.
Secondo Eurostat, nel 2017 ci sono stati 544.000 (+ 6,7%) di posti di lavoro culturali nell’UE rispetto al 2012, con un tasso di crescita medio annuo del + 1,3%.
Il diritto d’autore, quindi, è un tema importante sia per chi produce opere creative sia per l’industria culturale e dell’intrattenimento in generale.
Innanzitutto, sul diritto d’autore, bisogna saper rispondere a due domande principali:
1) Cos’è il “Diritto d’Autore”?
Un insieme di regole nate per difendere il lavoro di chi crea, interpreta e realizza musica, film e altre opere creative.
Alla fine di ottobre in Francia entrerà in vigore la nuova legge sul diritto d’autore e sui diritti connessi al mercato digitale, recependo la Direttiva Ue 2019/790, approvata dal Parlamento europeo, l’Italia ancora non ha definito i tempi per il recepimento della direttiva.
Le nuove norme Ue sul copyright consentono ai creatori ed editori di notizie di negoziare con i giganti del web il pagamento per l’utilizzo di contenuti coperti da diritti d’autore.
C’è però un “ma”: Google ha fatto sapere di rispettare le nuove norme sul copyright ma di fatto le bypassa non pagando gli editori.
Gli editori, infatti, sono davanti a un bivio: rinunciare a un diritto appena riconosciuto dalla legge, permettendo a Google di continuare a utilizzare gratuitamente i loro contenuti, oppure rischiare di vedere diminuire il traffico che arriva proprio dai più importanti colossi del web?
Di seguito la notizia più in dettaglio.
2) Qual è l’obiettivo più importante del “Diritto d’Autore”?
Promuovere lo sviluppo delle arti e difendere la creatività.
Le abitudini di utilizzare IPTV accedendo a contenuti live in modo illecito, scaricare i film da internet, condividere sul cellulare musica e/o video e caricarli e diffonderli in rete, danneggiano fortemente il mercato dell’arte e dei contenuti.
Ecco l’ultimo servizio de “Le Iene” a proposito di IPTV.
Non solo la pirateria, anche il plagio e il “furto” delle idee rappresentano un problema molto sentito da parte di artisti e creativi.
Pochi giorni fa proprio Biagio Antonacci è stato accusato di plagio per la sua ultima canzone “Mio fratello” (per maggiori informazioni cliccare qui).
Tutto questo crea un grave danno a tutti quelli che lavorano alla creazione e alla realizzazione di opere creative, sia da un punto di vista economico sia da un punto di vista della proprietà intellettuale o proprietà industriale.
Non tutti, però, sono “colpiti” allo stesso modo: infatti, lo street artist più famoso del mondo, Banksy, ha uno rapporto particolare con il diritto d’autore e con il plagio e di questo ne parliamo qui 🙂
Allora, come si può sensibilizzare il pubblico nei confronti del “Diritto d’Autore” degli autori?
È necessario far conoscere di più tutto il lavoro che c’è dietro la produzione di un film o di una canzone e impegnarsi a difendere il valore dell’arte.
Un’iniziativa unica nel panorama italiano che nel 2016 si è mossa in questo senso è stata la campagna “#IoFaccioFilm”, presentata nell’ambito della 73° Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia.
Nata per per sostenere e valorizzare i professionisti e gli appassionati di cinema, mostra al grande pubblico i volti di persone comuni che quotidianamente lavorano alla realizzazione di grandi storie e che hanno trasformato la loro passione in professione (vi lasciamo il link della pagina della campagna per maggiori informazioni).
Ti lasciamo qui sotto uno dei video di “#IoFaccioFilm”.
Con Tutelio puoi difendere le tue opere creative dal plagio. Registrati ora: è facile, gratuito e immediato 😉