La storia dell’artista che aveva previsto il successo degli influencer su Instagram
Era il 2014, eppure questa storia vecchia di sei anni ha ancora qualcosa da raccontare.
La giovane artista argentina Amalia Ulman (oggi ha 35 anni) mise in scena una storia su Instagram, mostrandosi come una giovane donna in carriera che perseguiva i suoi sogni a Los Angeles.
Le cose iniziarono in modo innocuo (“un’altra giornata di sole a Los Angeles, amo la mia vita”) ma dopo che ruppe con il suo ragazzo (“non essere triste perché è finita, sorridi perché è successo”), le cose presero una strada diversa. Amalia incoinciò a raccontare la sua vita post rottura con selfie sexy davanti allo specchio, foto con plastica al seno e iniezioni di botox, lezioni di yoga e brindisi con l’avocado.
Per quattro mesi, attraverso un lavoro meticolosamente organizzato, curò il suo account Instagram come una vera e propria influencer e, tra selfie e messaggi ispirazionali, pubblicava foto di ciotole con bacche e fiori appena colti.
La Ulman si era cucita addosso un personaggio basato su immagini popolari che alcune ragazze benestanti e giovani spesso postavano su Instagram, facendo leva sulla facilità con cui il pubblico si lasciava manipolare dalle storie raccontate attraverso i media.
Ad ispirarla era stata la storia di Amanda Bynes, una ex stellina della Disney, che in quel periodo aveva accusato il padre di molestie sessuali; poi lei aveva rinnegato tutto su Twitter.
In pochissimi mesi l’account Instagram della Ulman guadagnò migliaia di follower che credevano nella veridicità del suo racconto e poi, quando raggiunse circa 90.000 follower, rivelò che si era inventata tutto e che si trattava di una sua performance dal nome “Excellences and Perfections”.
Al momento di dichiarare che il suo profilo Instagram era tutto una finzione, Amalia scrisse: “… se vi avessi raccontato dei miei giorni felici al mare o di come mi ero vestita per la parata del 4 luglio vi avrei annoiati. Sono sicura che non avreste voluto leggere cose del genere.”
I suoi seguaci si sono sentiti subito ingannati e la sua fama subì immediatamente gravi contraccolpi; l’anno dopo però le sue immagini cominciarono a destare l’interesse di alcuni artisti importanti tanto che nel 2016 il suo “Excellences & Perfections” venne incluso in una mostra collettiva alla Tate Modern di Londra.
Negli anni successivi Amalia espose un suo film all’Armory Art Fair di New York e organizzò la sua prima mostra personale in Cina; oggi tutti i suoi post di Instagram sono stati raccolti in un libro.
La sua performance artistica prefigurava dunque l’enorme successo che oggi alcune celebrità hanno su Instagram. Era ancora il 2014 e l’Influencer Marketing doveva ancora esplodere.
“Ora il problema è che tutti devono diventare una celebrità”, ha dichiarato di recente la Ulman in un’intervista alla CNN. “Prima solo le persone nel settore delle arti o dello spettacolo dovevano avere a che fare con questo, oggi invece è richiesto a tutti di imparare l’abilità di essere una celebrità. Il modo in cui appari, il modo in cui vieni percepito… il che è molto pericoloso”
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