Ji Yuan Tai Qi Hao ha vinto il premio per la Miglior sceneggiatura al 76º Festival del cinema di Venezia, per No. 7 Cherry Lane.
Ti stai chiedendo come ci sia riuscito?
Premesso che lo sceneggiatore scrive pensando a un pubblico più o meno vasto rivolgendosi a figure specializzate che interagiscono con il suo lavoro (il produttore, il regista, altri sceneggiatori, ecc.), vediamo quali sono le sette questioni da considerare nella stesura di una sceneggiatura:
1) Utilizza la giusta formattazione
Prima di scrivere tieni sempre presente a chi ti stai rivolgendo. Devi scrivere una sceneggiatura per un film? Allora usa il formato che ti viene richiesto. Se ti contattano per una sceneggiatura di un’opera teatrale o per una pubblicità? Non cadere nel panico! Inizia a leggere sceneggiature del settore in cui vuoi lavorare e ispirati all’esempio dei professionisti così da poter essere “guidato” verso la formattazione corretta per il tuo metodo di presentazione.
2) Descrivi la scena… ma non troppo
Può sembrare strano da dire ma uno sceneggiatore non è uno scrittore di romanzi e non può permettersi di scendere in troppi particolari… scrivere tutta l’azione non è il suo compito! O meglio, un vero sceneggiatore non deve mai dimenticare di includere dettagli importanti come ora del giorno, ambientazione e azioni dei personaggi nella scena, ma deve lasciare che sia il regista a curare i dettagli.
3) Presta molta cura alla stesura dei dialoghi
Non ti è mai capitato di scegliere un film di “serie b” su Netflix e di storcere il naso pochi minuti dopo i titoli di testa? Questo capita quando i dialoghi non sono convincenti perché è proprio dalla loro qualità che dipende la riuscita o meno di una storia. Scrivere dei dialoghi, però, è molto difficile. Come risolvere questo ostacolo? Basta qualche accorgimento, ma prima di tutto cerca di ascoltare le persone che incontri tutti i giorni. In questo modo scriverai dialoghi originali perché potrai “rubare” i diversi modi di parlare della gente.
4) Crea un vero eroe/protagonista
Sarò banale ma la prima eroina che mi viene in mente è Jo March di “Piccole Donne”, nata dalla penna di Louisa May Alcott. Sarà perché è uno dei primi classici che ho letto, sarà perché è creativa, ribelle e un pò maschiaccio come me, ma quando un eroe ti entra nel cuore è difficile dimenticarlo. Il personaggio principale o eroe infatti, deve saper coinvolgere e convincere il pubblico attraverso le sue azioni. Il suo obiettivo deve essere chiaro in tutta la storia tanto da far immedesimare lo spettatore al punto di desiderarne il suo successo.
5) Fai in modo che la tua storia sia unica
Dopo aver buttato giù la prima bozza, effettua delle ricerche e guarda opere teatrali, programmi televisivi e film simili a quello che hai appena scritto. Confrontando il tuo lavoro con quello degli altri potrai capire se la tua storia è caduta in molti cliché o se contiene degli elementi già visti. Se incominci a mettere in discussione le tue idee e convinzioni potrai dare alla tua opera un contributo più profondo rispetto a quello da cui sei partito. Questo renderà il tuo soggetto più interessante e in questo modo si distinguerà da altre opere.
6) Scrivi in modo semplice ed elimina il superfluo
Non ti servono dialoghi troppo complessi o scene pazzesche per coinvolgere il pubblico. Come quando scriviamo un libro, il nostro lavoro è migliore quando sono le scelte dei tuoi personaggi a parlare. Questo argomento lo avevo già affrontato in un precedente articolo che affrontava la questione su come scrivere un libro di successo secondo i consigli di Stephen King clicca qui per andare all’articolo
7) “Dobbiamo imparare bene le regole, in modo da infrangerle nel modo giusto” cit. Dalai Lama
Non puoi nemmeno sapere quanta immaginazione abbiamo dentro di noi e la cosa difficile è lasciarla correre. Per aiutarti in questo processo ti consiglio di fare qualcosa che abitualmente non fai e uscire fuori dall’ordinario. Per esempio l’altra sera sono uscita da sola per bere qualcosa – cosa che non avevo mai fatto prima – e, dopo essere uscita dal bar un pò brilla ma con dignità, sono tornata a casa e mi sono messa a scrivere delle poesie! Non siamo tutti uguali, ma per sfogare la creatività si deve iniziare da qualche parte 🙂
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