Iniziamo dallo sfatare un mito: è corretto dire “brevettare un’idea”? La riposta è no.

Un’idea prima di essere tutelata con il giusto strumento, deve essere scomposta e definita nelle sue caratteristiche: è nuova? È originale? È tangibile o intangibile? Ha carattere creativo?

Non esiste un modo generico per brevettare un’idea.

I diritti d’autore, per esempio, proteggono le opere dell’ingegno a carattere creativo, come grafiche, interfacce, personaggi e animazioni, non il meccanismo grazie al quale un macchinario funziona.

I brevetti proteggono l’innovazione tecnica, prodotto o processo, che permette un progresso tecnologico alla società, ma non coprono le caratteristiche creativo-artistiche dell’oggetto.

Naturalmente un’idea è però un primo passo essenziale verso qualsiasi invenzione o creazione.
Nulla può accadere senza un’idea, quindi, in un certo senso, le idee sono un elemento critico e prezioso che caratterizzano il momento iniziale di un percorso.

Ed è proprio dell’intero percorso di vita di un’innovazione e del livello di tutela adeguato, che parliamo in questo articolo.

I cinque momenti di vita di un’idea:

1. Idea
2. Disclosure
3. Valuation
4. Strategy
5. Development

1) Idea

Ogni atto di creazione è, prima di tutto, un atto di distruzione, Pablo Picasso

L’idea è quel momento in cui viene l’ “Eureka”, parola greca che descrive il momento in cui “trovi” e celebri una scoperta. Qui, l’inventore o il creativo, non ha ancora definito in maniera chiara la forma e le caratteristiche dettagliate del suo pensiero.

È alla ricerca di nuovi stimoli e fonti per capire se la sua intuizione è già stata pensata e realizzata da qualcun altro.

In questa fase, prima ancora di ottenere titoli di proprietà intellettuale specifici, come brevetti o modelli, è necessario attribuire la paternità delle bozze di progetto in modo certo, sicuro e incorruttibile.

Questo è possibile farlo in modo semplice e veloce registrandosi su Tutelio. Una volta depositato il file di progetto, verrà rilasciato un certificato di paternità utile per difendersi da plagi e usi illeciti.

Un’altra cosa da tenere bene in mente, è quella di accertarsi che terzi, non autorizzati, non ne vengano a conoscenza e non ne parlino, facendo decadere di fatto i caratteri di novità e originalità, utili per le fasi successive.

2) Disclosure: ovvero quando parli della tua idea al tuo “barista di fiducia”

Parlare della propria idea a terzi non è sbagliato, anzi, diventa fondamentale per validarla, individuandone punti di forza e debolezza.

È vero però che spesso ci si trova di fronte a dei veri e propri casi di furti di idee e, molte volte, non è una coincidenza se proprio quell’organizzazione, vicina a coloro i quali avevano sentito parlare del tuo progetto, esca nel mercato con un’iniziativa simile se non identica alla tua.

A tal proposito, non solo per capriccio, ma, soprattutto, per questioni legislative, è importante evitare che persone generiche vengano a conoscenza del tuo progetto, facendo così decadere alcune caratteristiche necessarie per l’ottenimento di altri titoli, come per esempio i brevetti.

Per evitare questo, è necessario accertarsi che il nostro interlocutore, che sia un amico, un partner o, anche, un finanziatore, firmi il cosiddetto non-disclosure agreement, o più semplicemente un NDA.

L’NDA, ovvero l’accordo di non divulgazione (in inglese “non disclosure agreement”), è un accordo giuridico in cui due privati si impegnano a mantenere segrete informazioni ritenute confidenziali.

Se uno dei due “spiffera” qualcosa, l’accordo si reputa violato e viene aperto un contenzioso.

Ma quali informazioni confidenziali possono essere protette da questo accordo?

Possono essere coperti da NDA: dati, disegni, brevetti industriali, nuove scoperte, formule chimiche, nuove tecnologie,  know-how, rapporti finanziari, informazioni commerciali, business plan, strategie e anche semplici idee. L’importante è che si evitino formule generiche perché, nel caso in cui l’accordo venga violato, è necessario dimostrare al meglio la legittima proprietà dell’idea alla data di sottoscrizione dell’accordo.

La durata del contratto generalmente si protrae per 3-5 anni, ma può succedere che venga concordata un decorso differente tra le parti.

3) Valuation: vale la pena di investire?

Una volta che abbiamo raccolto importanti feedback si procederà alla valutazione delle potenzialità di successo del nostro progetto.
A tal proposito, che si tratti di un progetto di impresa e/o di un progetto con caratteristiche sociali, è necessario stilare un documento che in modo sintetico ci aiuti a comprendere meglio le seguenti caratteristiche:

  • Qual è la proposta di valore dell’idea e quali segmenti di clienti sono disposti a comprarla (altre aziende? liberi professionisti? privati?)
  • Una volta definite le caratteristiche dei potenziali acquirenti, si procederà alla ricerca di dati sul mercato di riferimento: quanto è grande? chi paga e qual è la capacità di spesa? quali sono i prodotti o i servizi attualmente utilizzati per risolvere lo stesso problema e cosa differenzia la nostra idea da essi?
  • Come terza fase bisogna definire per grandi linee come il nostro servizio o prodotto raggiungerà i nostri clienti e, di conseguenza, quali sono i costi di realizzazione del primo prototipo e qual è la marginalità attesa (intesa come differenza tra costi e ricavi)

A questo punto, se le risposte porteranno dati positivi, si procederà a definire un budget utile per raggiungere l’obiettivo desiderato, ovvero l’ottenimento di un titolo di proprietà intellettuale idoneo (per esempio il brevetto).

4) IP strategy: è possibile brevettare l’idea o vi sono altri strumenti efficaci?

Se il progetto presenta caratteristiche tali da ottenere un titolo di proprietà intellettuale che rientra nella sfera dei brevetti, dei marchi, dei disegni e modelli, si procederà in questa fase a definire la dimensione di copertura in termini territoriali che si vuole dare al titolo e che può essere nazionale, comunitario o internazionale.

Per alcune creazioni e innovazioni, tra cui alcuni tipi di software, è possibile optare per la tutela mediante la legge sul diritto d’autore (o copyright): essa non necessita del pagamento di alcuna imposta di bollo, in quanto, per far valere i propri diritti, è necessario semplicemente generare e conservare solidi elementi probatori che permettano, in caso di plagio o uso illecito, di dimostrarne l’anteriorità della creazione rispetto alla controparte.

In questo caso sempre attraverso la piattaforma Tutelio, è possibile depositare e aggiornare i documenti di progetto, per generare solidi elementi probatori utili per far valere i diritti d’autore sulla creazione.

Nel caso in cui invece il progetto non sia tutelabile attraverso brevetto né tramite la legge sul diritto d’autore, e, inoltre, l’innovazione non permetta la cosiddetta “ingegneria inversa”, ovvero che l’acquirente finale non sia in grado di smontare l’oggetto e comprenderne semplicemente il processo di creazione, si può procedere mediante strumenti che riguardano la sfera dei “segreti industriali”.
Un esempio famoso di invenzione tutelata mediante segreti industriali è la ricetta della Coca Cola.

5) L’azione: ora puoi incominciare a vendere il tuo prodotto attraverso il licensing e il franchising

Finalmente hai compreso qual è lo strumento migliore per tutelare un’idea; ora devi interfacciarti con il mercato di riferimento.

Per la commercializzazione del tuo prodotto o servizio puoi procedere fondando l’azienda che si occuperà di questo, oppure concedere una licenza a un’azienda terza, alla quale permetti il diritto di utilizzare il tuo progetto in cambio di una royalty.

L’accordo di licenza può prevedere la concessione del proprio progetto per un uso temporale limitato e non solo: è possibile infatti autorizzare la produzione e commercializzazione di oggetti e servizi che sfruttano l’idea anche solo per un territorio e agire diversamente su altri paesi.

La distribuzione mediante licenza ha diversi punti di forza, uno su tutti la riduzione del cosiddetto rischio d’impresa. In questo caso il pericolo di fallimento è interamente a carico del licenziatario (colui che compra la licenza dall’ideatore).

C’è sempre il rovescio della medaglia in ogni cosa: infatti, affidandoti ad un esterno, corri il rischio che il licenziatario si possa trasformare in un concorrente perché nel frattempo avrà acquisito moltissime conoscenze sul tuo prodotto o servizio e mantiene il rapporto diretto con la clientela.

A proposito di Tutelio

Tutelio è un’organizzazione attiva nell’accompagnamento di creativi ed inventori lungo tutto l’idea journey. La piattaforma proprietaria di Tutelio, permette la tutela e la conservazione di lungo periodo di asset creativi, generando elementi probatori utili per plagi e usi illeciti. Tutelio fornisce inoltre consulenze internazionali su registrazione di brevetti, marchi, nonché su programmi di licensing, franchising e blocco di contraffazioni.