Anna Lorenzi, “Annina” per gli amici e Gabriele Corvi, in arte Lele Corvi, di recente hanno pubblicato “La storia di Ignazio, il cane che arriva dallo spazio” (in inglese “The Story of Ace, the Dog that Comes from Space”), il libro scritto da Anna e illustrato con le vignette del disegnatore Lele. L’opera racconta le avventure di un cucciolo atterrato sulla Terra che, con sguardo puro ma mai ingenuo, osserva le stranezze degli umani senza mai giudicarli.
Una lettura divertente e sincera. Qual è stata la cosa più bella nel lavorare con un professionista? Quanto è importante creare sinergie positive in un lavoro di squadra?
Anna “Annina” Lorenzi: Importantissimo direi! Penso che, in qualunque ambito lavorativo, sia fondamentale trovare professionisti seri, competenti e affidabili con cui instaurare un rapporto di collaborazione e fiducia reciproca (che poi, spesso, può diventare anche amicizia). E Lele, indubbiamente, tutte queste caratteristiche le ha, così come la mia traduttrice (Starleen K. Meyer) che tramuta splendidamente in inglese ogni mio libro. Lavorare con loro per me è un onore e un privilegio. La cosa più bella? Direi aver avuto una certa conferma che, oltre al professionista, in Lele c’è davvero una bella persona.
Lele Corvi: Molto bello e gratificante. Quando dall’autore viene data massima libertà al disegnatore è il massimo. Con Anna è stato così infatti. Lei mi ha ceduto la sua creazione e mi ha permesso di trasformarlo in un disegno seguendo il mio stile.
Il cane Ignazio è gioioso e curioso come un bambino, ma è anche testardo e sicuro delle proprie idee e convinzioni. Come avete fatto a trovare un punto di incontro tra parola e disegno? Qual era il messaggio che volevate trasmettere maggiormente?
Anna “Annina” Lorenzi: Guarda, in tutta onestà, per me trovare un punto d’incontro tra parola e disegno è stato molto semplice. Quando ho iniziato a immaginare Ignazio, me lo sono subito visto davvero disegnato da Lele (ma intendo proprio che, nella mia mente, SOLO LUI avrebbe potuto realizzarlo!) e, per mia fortuna, a Lele il progetto è piaciuto… altrimenti, non so proprio cosa avrei fatto. Per il resto, a parte qualche dettaglio, ho praticamente lasciato fare a lui, libero di esprimere la sua arte. Lele è un po’ il papà di Ignazio, glielo dico sempre! Credo che più che parlare di messaggi, il nostro cagnetto sappia toccare in modo spontaneo e solo apparentemente leggero (e per certi versi anche in modo molto più umano di alcuni umani!) degli aspetti della vita che riguardano ognuno di noi; primi tra tutti la diversità, l’inclusione, le paure e anche alcuni valori fondamentali come l’amicizia.
Lele Corvi: Trovare il punto di incontro tra parola e disegno per me, che provengo dal mondo della vignetta, è un po’ il gioco che faccio ogni giorno. O almeno ci provo. Gran parte della vignetta lo svolge il testo e il disegno serve da sfondo per quello che si vuole raccontare. A volte succede anche il contrario. Con questa collaborazione spero di aver raggiunto il punto di equilibrio cercando di bilanciare la grafica con il messaggio spiegato con grande maestria e leggerezza da Anna nei vari capitoli. Il messaggio che emerge si scopre alla fine della lettura di tutto il libro… Passando attraverso le varie fasi si scopre che in fondo tutti abbiamo qualche sentimento o prova da superare come Ignazio. E questo lo trovo confortante e incoraggiante.
Cosa significa per voi il cane Ignazio? Quale parte vi riguarda maggiormente e perché?
Anna “Annina” Lorenzi: Ignazio, come tutto ciò che scrivo, è una parte di me e della mia vita. Ogni cosa che riguarda lui, per forza di cose, riguarda o ha riguardato in qualche modo anche me. Semplicemente perché questo fa parte del mio processo creativo da sempre. Se leggi qualcosa di mio, infatti, almeno in parte e che tu lo sappia o no, stai leggendo anche qualcosa di Anna.
Lele Corvi: In poche parole, per me rappresenta amicizia, curiosità e fame di vita.
Purtroppo oggi l’aggressività e l’egoismo sono molto diffusi e, a volte, sembra che puntare il dito contro qualcuno sia diventato uno sport nazionale. Perché il cane Ignazio osserva noi umani senza mai giudicarli? Cosa ci trova di bello in noi?!
Anna “Annina” Lorenzi: Ignazio è un tipo curioso, arriva dallo spazio, da un altro pianeta; è simile agli altri, ma non è esattamente come loro. Ignazio, quindi, osserva e vuole capire sempre tutto, deve capire, anche quando una spiegazione pare non possa esserci. Non sempre ci riesce, ovvio, ma lui ci prova ogni volta. Ignazio non giudica mai perché non è nella sua natura farlo. Non gli interessa, non gli compete, ma nemmeno ci pensa! Io credo che Ignazio, che poi è molto meno ingenuo di quel che può sembrare, seppur abbia le sue idee e le sue convinzioni, voglia in qualche modo vederla e trovarla quella parte bella che c’è in ognuno di noi… almeno, in quasi tutti! 😉
Lele Corvi: Bella domanda. Se io fossi Ignazio tornerei sul mio pianeta d’origine dopo aver visto gli umani. Specialmente in questo periodo. Ma non lo fa. Anzi si integra, trova del buono ovunque e resta. Questa è la sua grande forza e un grande insegnamento.
Cosa vi è rimasto del cane Ignazio? Molti artisti dicono che un personaggio, una volta “salutato”, non si abbandona mai veramente del tutto…
Anna “Annina” Lorenzi: Mai, mai, mai abbandonare un cane! Mai! Ignazio è sempre qui che trotterella in casa, ogni tanto va a farsi un giretto, a salutare un po’ di amici, ma poi… torna sempre sul suo divano! E… sì, sono abbasta d’accordo, non si dimenticano le nostre “creature”. E poi perché dovremmo?
Lele Corvi: Infatti è ancora qui che scodinzola 🙂
Ci potete dire l’episodio più divertente della vostra collaborazione? Farete altri lavori insieme? Magari un secondo libro su Ignazio?
Anna “Annina” Lorenzi: L’episodio più divertente, non saprei… però posso dirti che molto spesso è divertente il modo giocoso e ironico in cui io e Lele ci scambiamo alcuni messaggi che riguardano il libro e non solo. È sempre bello avere a che fare con persone intelligenti e poter scherzare insieme. Altri lavori? Ma lo spero proprio e ben vengano! Un secondo su Ignazio… Ssst! Taccio per scaramanzia…
Lele Corvi: Sai che non c’è un episodio? Tutta l’avventura è stata divertente! Spontanea. Un bel flusso. Ci sarà un secondo libro? Bisogna chiederlo ad Anna che l’ha portato per noi sulla terra. Io spero di sì! Che altrimenti continua a scodinzolare ai miei piedi… almeno lo porto a fare un giretto sulla carta. Scherzi a parte, lavorare con Anna è stato davvero piacevole per la grande libertà e fiducia che mi ha dato e quindi sì, spero proprio di poter lavorare ancora con lei.
Ringraziamo Lele Corvi e Anna “Annina” Lorenzi per la loro collaborazione e per averci fatto sognare a occhi aperti con il loro libro! Clicca qui per acquistarlo in formato eBook o cartaceo. Potrebbe essere un bel ragalo di Natale a qualcuno a cui vuoi bene ❤️🎁🎅